Il favoloso mondo della musica Salsa[1].
Da New York al resto del mondo, la Salsa è una musica maestosa e inconfondibile. Risuona nei concerti, nelle piazze, ovunque arrivi il suo suono: è l’anima che abita nelle case e nei cuori di ogni cittadino. Nessuno è riuscito a sottrarsi alla magia del suo ritmo, al suo incantesimo che conquista le moltitudini. Ogni nota si dissolve come una macchia di colore, mentre l’intenso swing[2] e i movimenti degli Shines o Pasitos danzano con ritmo e grazia. Nessun’altra musica, come la Salsa, possiede un tale potere di affascinare le folle, dalle Americhe fino agli angoli più lontani del mondo.
Da fine Ottocento e primi Novecento, le influenze musicali diedero vita a sonorità provenienti da stili diversi, di origini africane, francesi, cubane e iberiche, con una prevalenza di quelle cubane e portoricane. Il risultato fu una fusione di suoni e stili differenti, prodotti da nuovi strumenti che diedero origine a vari tipi di ballo, accompagnati da movimenti vigorosi e vibranti del corpo, frutto della naturale cadenza del danzare.
La sua presenza si rende visibile già nel 1920 a L’Avana, portata dai soldati provenienti dalle guerre del governo dell’epoca (Haiti). Gruppi di persone giunsero con un mix di suoni, accolti dal Sextetto Habanero di Ignacio Piñeiro, colui che definì lo stile che lo distingueva dal Son Cubano, insieme al Trio Matamoros nel 1925.
Nel 1940 Arsenio Rodríguez si trasferì a New York, dove ridefinì il ritmo, diventando il precursore della Salsa. Migliorò le sonorità introducendo nuovi strumenti come pianoforte, tamburi e trombe, arricchendo il genere con le influenze newyorkesi del jazz e del rock.
Nonostante i cambiamenti, i musicisti continuano a mantenere l’impronta di Arsenio Rodríguez e le basi su cui si formerà la Salsa. Le prime espressioni musicali nacquero a Cuba, con il Son, il Danzón e il Son Montuno. Proseguendo nel percorso di crescita musicale, si sviluppò la musica “tropicale”, derivante dall’unione di altri stili musicali e di ballo come il Cha-cha-cha, il Mambo, il Guaguanco, la Pachanga, il Bolero, il Boogaloo, la Guajira, oltre alla Bomba e alla Plena di Porto Rico.
A seguire, la Repubblica Dominicana portò il Merengue e la Bachata, mentre la Colombia contribuì con la Cumbia e il Vallenato, tra gli altri.
Oggi sono riconosciuti principalmente tre tipi di Salsa-ballo: la portoricana – caleña (di Cali, Colombia), la cubana e quella di New York, nata tra le strade del Barrio Spanish Harlem di Manhattan. Quest’ultima rappresenta il cambiamento più influente e la forma più diffusa nelle danze caraibiche contemporanee.
[1] Salsa derivante dal Latino: Salsus: salato-piccante. In musica un mix di stili, ognuno con la dovuta importanza.
[2] Lo swing, dall’inglese: dondolare, trasmissione di emozioni attraverso i movimenti.
