La musica afro-peruviana, con il suono e la melodia del “Maracanà”, diventò identità

I suoni più vigorosi degli schiavi nel Viceregno del Perù; furono mezzi autorevoli per farsi sentire.
Nella musica creola s’inserirono “las maracas”; cioè: “Maracana”1

Gli schiavi africani arrivati nelle Americhe, portarono con sè parte del suo patrimonio identitario culturale; ma, fu la musica, canti polifonici, balli e i rituali legati alla durezza del lavoro nelle piantagioni che, fondendosi e confondendosi con la nuova identità “Creola”2 ; nati dai miscuio della musica e, le
usanze andine, spagnole e doppo sopravvissute e riscoperte, valorizzate nel XX secolo diventando una nuova musica identitaria dell’epoca: dalle danze i balli come: “Marinera3 , Landò4 Zamacueca5”, Festejo6; nacque la nuova modalità di festeggiare le date importante, e si diede passo a la “Jarana”
musica e, ballo improvvisata, “a sorpresa”.

Dalle diverse danze eseguite dagli schiavi; troviamo solo movimenti del corpo, espressione di lamento, e sotto voce, “por que vietata dagli spagnoli”; eseguita, senza strumento, “perché in clandestinità”. A poco a poco, s’inseriscono, strumenti creati per l’occasione: la “Cassa ritmica” patrimonio del Perù7 ; i due “cucchiai”, “Quijada” o “massella di asino”, la “casa più grande”8 o “Cajòn”, suonato nella musica “afro peruviana”, che dopo gli spagnoli la inserirono nel “flamenco”, doppo ancora nel “Reggae”, “las castañuelas”9 ; concludendo con il rumore delle “dite delle mani”; cioè, crearono una ‘armonia musicale
identitaria, e come direbbero oggi gli afrodiscendenti e non solo “se armò la fiesta”.

Con il tempo s’inserirono: las “maracas”10 , nomi derivante dal termine “tupi” in lingua guaranì, significa pappagallo o “Maracanà”, ossia, il canto del Pappagallo. Questo strumento originario delle zone Andine-Amazoniche, utilizzate nelle tribù della regione “guaranì”; dottati dagli sciamani per scopi di rituali religiosi e, “per comunicare con gli spiriti”; come testimoniato nelle società “Tupi” Guaranì”, originarie delle zone amazoniche del Perú, Costa Rica, R, Domenicana, Messico, Cuba, Colombia e Paraguay ecc.

  1. Maracas o Maracanà. In lingua” tupi – Guaranì significa sonaio, o grande sonaio, Strumento di percussione, diffuso in vari paesi di America del Sud. ↩︎
  2. Dalla schiavitù a la sua abolizione. 1821-1864 e dopo come simbolo di libertà. ↩︎
  3. Marinera: danza costiera è un ballo di copia, che usa un fazzoletto come scena, rievocazioni di un corteggiamento, ci sono di vari tipi d’accordo al luogo. ↩︎
  4.  Lando, danza e musica portata dagli schiavi Bantu del Angola, le sue origini furono danze da matrimonio. ↩︎
  5. Zamacueca, danza popolare del Perù, in cui si contano i ritmi andini, danza Andaluz, e africana, In Cile si chiamano “Cueca” (Rolando Alarcon). ↩︎
  6. Festejo, musica e ballo portate dagli africani provenienti dal Congo, Angola, Mozambico nel XVII: A repliche di tamburo. ↩︎
  7. Cassa piccola, originaria del Perù. ↩︎
  8. El Cajòn o Cassa de percussione, inizialmente suonata dalla musica Afro peruviana, anche nel flamenco e nel Reggae, esistono altri tamburi -scatole, utilizzati nella musica Centro-Sudamericane: Cuba, Messico. ↩︎
  9. Las castañuelas strumento portato dal Sud Spagna. ↩︎
  10. Costituita da una zucca cava vuota, riempita da sassolini e semi sechi. ↩︎

Elva Collao

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