L’ importantissimo Santuario Nazionale di Paracas, custode di flora e fauna marina autoctona. Le “Isole Ballestas” al largo il Litorale Sud di Lima- Pisco-Perù.

Nella zona di Ica – Paracas, al Sud dell’Oceano Pacifico, le “Isole Ballestas”, santuario naturale e insediamento di fauna marina autoctona, dove ogni specie occupa una nicchia ecologica, con una nutrizione propria, ragione per cui non entrano in concorrenza; attratti da una enorme quantità di specie ittiche; ossia il complesso di organismi animali e vegetali, tra cui le alghe marine, ricche di un particolare collagene, usati nella fabbricazione di prodotti di cosmesi. Altro scopo della riserva e salvaguardare il patrimonio storico culturale della cultura “Pre Inca di Paracas”1.

La zona è bagnata dalla fredda corrente dell’Oceano pacifico, popolata da una particolare quantità di “storni di “uccelli” che svolazzano senza sosta, come i “Gabbiani” e altri specie autoctone e migratorie che sostano periodicamente; attratti da una enorme quantità di specie “ittiche”, oltre che i pesci attirati da una significativa quantità di Plancton2 categoria ecologica che comprende un complesso di organismi acquatici galleggianti di origine animali e vegetali, trasportati dal moto del mare, soprattutto dalla “Corrente Marina del Niño” o “Corrente di Humboldt”, provenienti dall’Antartide per poi migrare verso altri orizzonti alla ricerca sempre di una sosta volta alla sopravvivenza, la riproduzione e la conservazione delle specie unica al mondo.

La riserva o santuario naturalistico di Paracas o “Isole Ballestas” un’enclave rocciose, protette, formate da un gruppo di 21 isolotti, sosta di vari animali, che a sua volta producono 20 mila tonnellate di “Guano”, considerato un potente fertilizzante” 30 volte superiore a quello delle vacche e dove ogni anno vengono raccolti per essere esportati al Nord America, Regno Unito, Francia, Europa. Storicamente e dalla metà del XVIII secolo, moltissimi immigrati, commercianti e un piccolo gruppo di ricchi impresari raggiungono la Repubblica peruviana per lavorare nella esportazione del “guano”. Secondo il censimento, fra la popolazione europea straniera residente occupavano il primo posto gli italiani e in   particolare i genovesi, i tedeschi al secondo posto; toccando l’apice negli di 1840 al 1880; popolazione che giunse un certo livello di agiatezza che la fece unica nel suo genere. 

Alexander Von Humboldt, studio i diversi avvenimenti atmosferici nella zona Meridionale e del Sud America, arrivando alla seguente conclusione: “La corrente che bagna le Coste del sud del Pacifico, dirigendosi verso Nord, è alla pari dei “Venti Alisei”, i quali, insieme alla corrente equatoriale del Sud, si manifestano con l’inizio dell’estate Australe. Le correnti si dirigono verso le coste del Sud, implicando un drastico cambio delle temperature, che sono in media inferiori di 7°/8° rispetto alla temperatura dell’acqua alla stessa latitudine nelle aree dell’Oceano Pacifico più lontane alle Coste», provocando siccità e umidità nelle aree costiere, alterando il biosistema che si manifesta nella scarsità del «plancton»3, nutrimento di moltissime specie marine. Inoltre creando siccità e inondazioni, alterando il ciclo delle piogge in quantità smisurata d’acqua arrecando ingenti danni alle popolazioni che vivono della agricoltura e dalla pesca.

I diversi studi, hanno dimostrato l’importanza della conservazione degli ecosistemi e la biodiversità naturale, indispensabile per la sopravvivenza degli esseri viventi del Pianeta Terra. La antica riserva naturale marina di “Paracas”, ospita e tutela la flora e fauna, con all’incirca 1.543, specie uniche al mondo, non che una grande varietà di uccelli migratori; 19 specie di mammiferi; 52 specie di pesci; 6 specie di rettili, 216 specie di Uccelli nativi e migratori e altre diversità di specie considerate vulnerabili, come il “Gabbiano del Kelp”; lo “Skimmer” e la “Beccaria di mare nera”, ecc. Inoltre custodiscono un’enorme quantità di specie marine importanti come, il Plancton assieme ad una grande varietà di altri organismi che si nutrono di piccole meduse e larve di pesci e altri animali come “molluschi”, elementi importanti per la conservazione delle specie animale della zona. Per di più tra i volatili abbiamo i “pellicano bruno sudamericano”, la “Sulla dai piedi blu”, i “Cormorani” (specie migratoria), i “fenicottero a zampe rosa”, la “Sterna di Paracas” di piumaggio prevalentemente bianco, (specie migratorie), i pinguini di Humboldt unico nelle sottospecie, i Pinnipedi4: il “Leone di mare”, “l’Otaria” varietà Sudamericana, Foche, Delfini, ecc.

  1. Paracas: tempesta di sabbia
  2. Plancton: Nome dal Greco, significa, vagabondo: un organismo acquatico galleggiante, 
  3. Chiamato «Mullu» in lingua Quechua, è di grande importanza culturale ed economica nei popoli andini da moltissimi anni. Segue velocemente il movimento delle acque ed è portato dalla corrente  dalle coste peruviane, ricche di pesci.
  4. I pinnipedi: mammiferi dal piede a foggia di ala

Elva Collao

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