I ricercatori, gli studiosi concordano sulle direttive di cautela ai fini di fermare il contagio di Covid-19: altrimenti diventerà ingestibile sconfiggerlo

“Quello che sta succedendo adesso è che ci sono, in alcuni casi, delle ricadute nelle persone che hanno già avuto il Covid-19, e la diffusione del virus da parte delle persone asintomatiche; ma se si interrompono prima le catene di trasmissione del virus si possono fermare i contagi». Gli studi e le ricerche per combattere la pandemia odierna non si fermano, «“le prove salivari” stanno dando risultati nel controllo della diffusione»

Le informazioni diffuse dagli Istituti di ricerca ci comunicano quanto segue: «Non siamo ai livelli dell’aggressività pandemica di marzo 2020, ma conviveremo con il rischio di contagio del Covid-19 fino alla fine del 2021». Una ricercatrice dell’Istituto francese di sanità e ricerca medica, con i suoi modelli previsionali, già a febbraio aveva anticipato quel che ci avrebbe travolto dalla primavera in poi. «Quello che sta succedendo adesso è che si può interrompere prima la catena di trasmissione del virus, grazie anche all’uso delle mascherine, ma la crescita del contagio sarà comunque costante in assenza di chiusure. Inoltre, l’avvio di alcune attività o contatti tra persone senza protezione e il non rispetto delle misure di distanziamento aumenteranno i contagi». 1

La dottoressa Vittoria Colizza (Parigi) aggiunge: «Si dovranno sempre tenere in considerazione le regole di precauzione, che dovranno essere stabilire in anticipo, altrimenti la pandemia diventerà ingestibile». In Francia, infatti, la mascherina è obbligatoria ovunque, a Marsiglia è stata disposta la chiusura anticipata dei bar, a Nizza e a Bordeaux c’è il divieto di assembramento. Si dovrà spiegare che ci saranno sanzioni e che scatteranno quando vi sia un raggruppamento di persone, ma oggi non è bastato. L’Europa è sempre alle prese con le misure per abbassare l’aumento dei contagi, registrando la più alta incidenza settimanale di casi di Covid-19 dall’inizio della pandemia, così aumentando le restrizioni che hanno inasprito la reazioni delle persone. Oggi il Covid-19 è la quinta causa di morte».2

«La pandemia di Covid-19 è senza precedenti come fonte di una triplice crisi. È necessario affrontare la sfida sanitaria globale con approcci globali, non con l’isolamento: la pandemia è contemporanea. Può ricordarci che, in fatto di sanità, facciamo parte di una comunità globale con uno stesso destino, che dobbiamo trovare risposte pure concepite a livello globale come le sfide che dobbiamo affrontare. E che è possibile reagire alle malattie transfrontaliere non isolandoci ma con la solidarietà globale»3. Infatti, sono in atto le «prove salivari per l’accertamento dei contagi». Si tratta di misure prese mesi fa, raggiungendo risultati positivi nel controllo della pandemia, evitando i contagi di massa, soprattutto nei centri lavorativi e nelle scuole, dato che sono misure facili da adottare e consentono di seguire anche il contagio in famiglia. 

Le direttive dei governi sono molto chiare sul tema del controllo della pandemia: colpiscono moltissime persone, questo è un fatto evidente che non si può ignorare. Le persone sono a rischio, non si possono abbandonare le restrizioni unilateralmente, si consiglia di pensare agli altri, alle persone più a rischio di contagio. Gli studi e ricerche non si fermano, i risultati ci aiutano in parte a controllare e interrompere i contagi della pandemia che colpiscono moltissime popolazioni. In particolare, l’Amministrazione dei medicinali e degli alimenti degli USA ha autorizzato la prova «salivare» per l’accertamento del contagio da Corona virus, a differenza del convenzionale tampone «nasofaringeo». La raccolta di campioni di saliva non è invasiva, è facile e veloce da somministrare, non richiede l’assistenza di personale medico-sanitario: in questo modo diminuiscono i contatti tra il personale sanitario e i pazienti, e con essi il pericolo di trasmissione. Va aggiunto che impone un minimo uso degli strumenti di protezione personale (PPE). La microbiologa Anne Wyllie dell’Università di Yale, il cui team del laboratorio ha sviluppato il test «SalivaDirect», ritenuto valido dalla FDA4, conferma che i test salivari sono affidabili anche più del tampone nasofaringeo e sono stati in grado di identificare i pazienti asintomatici negativi al tampone. 

Dalle informazioni si apprende che nell’Università dell’Illinois, nel campus universitario, si è disposta la misura del «COVID–19 SHIELD», con la seguente modalità operativa: «Target, Test, rivela risultato», ed è in vigore il Test della F.D.A. Sviluppato dal team del chimico del «U.C.I.C» M. B. dell’Università, può essere utilizzato per accertare la più alta quantità di casi di contagio per Covid – 19. Il test è somministrato a tutti i 60.000 studenti del campus: vengono effettuati 20.000 test al giorno, in modo da testare ogni studente due volte alla settimana, per la massima precauzione alla ripartenza dell’anno academico, così accorciando i tempi di analisi e riuscendo a saltare lo step di isolamento del materiale genetico virale, passando direttamente dal campione salivare tramite Pcr. Inoltre, l’eventuale risultato positivo viene comunicato alla centrale operativa e allo studente, attraverso un App che garantisce la privacy e la sicurezza dei dati. «Il campus ha numerosi centri di raccolta di test salivari contenuti in provette sterili. Il procedimento è stato sviluppato dal centro universitario5, con la seguente modalità operative degli standard «High Complexity» (di elevata complessità) seguendo le normative federali cliniche di innovazione nei laboratori (CLIA)». 

  1. La dottoressa Vittoria Colizza dirige a Parigi quello che familiarmente è stato chiamato ‘Le Labò des Italiens’ (2020).
  2. Hans Kluge, Direttore OMS per la regione europea.
  3. Thomas Zimmer, Ricercatore all’Università di Friburgo in Brisgovia (Germania), https://herbert.geschichte.uni-freiburg.de/mitarbeiter/zimmer_thomas.
  4. New England Journal of Medicine.
  5. Illinois University of Illinois – Urbana – Champaign. Centro COVID 19, SHIED.

Elva Collao

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